•…Touko Harmonia…• |
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| Il passato è qui.
Prologo- Vecchie conoscenze
Era una giornata piovosa quando nella taverna di Arelia entrò una figura incappucciata, barcollante e minuta.
Inizialmente non aveva destato molta attenzione, ma in seguito ad una sua sonora caduta, i clienti posarono lo sguardo su di essa. La figura sospetta si sedette al bancone ordinando con voce appena udibile un bicchiere d'acqua; accanto a lei era seduto Lowell che, da quanto era entrata nel locale, la fissava. Infastidita la figura abbassò il cappuccio rivelando un viso giovanile e grazioso.
“Ecco a lei l'acqua.” Arelia si fermò qualche secondo ad osservare la nuova venuta: lunghi capelli castani ed grandi occhi marroni, labbra carnose ed un naso minuto e all'insù. Aveva un bel viso, constatò la ragazza leggermente invidiosa.
“Cerco un ragazzo” disse, dopo aver bevuto il bicchiere d'acqua, allungandole una foto. Non c'erano dubbi, si disse Arelia; il ragazzo della foto era Yurick.
Lowell sorrise e mise un braccio intorno alle spalle della ragazza: “E' un mio amico, se vuoi vi faccio incontrare ma...prima dimmi come ti chiami, passerotto.”
“Toglimi. Le. Mani. Di. Dosso.” improvvisamente l'aria s'era fatta gelida e tesa; la ragazza gli rivolse uno sguardo di puro odio che fece correre un brivido di puro terrore lungo la schiena del mercenario.
“Ho capito, non ti scaldare bellezza! Ti chiamo il tuo principe azzurro, aspetta qui.”
La ragazza lasciò che Lowell si alzasse e si dirigesse verso le loro camere; poi tirò un sospiro di sollievo ed ordinò una birra.
Yurick, intanto, era rimasto in camera ad osservare il cielo dalla finestra: amava farlo, le stelle erano brillanti e gli trasmettevano quella tranquillità di cui la sua vita era sprovvista. Ma, ovviamente, quel momento doveva esser interrotto dal biondo compagno che farneticava su una ragazza maleducata che pretendeva d'incontrarlo.
Il mago scese di controvoglia le scale, ma s'arrestò sugli ultimi gradini riconoscendo la ragazza.
“Yu-chan..?” gli disse avvicinandosi con gli occhi lucidi e rossi.
“Shizu-chan...?”
“Yu-chan! Mia sorella è in pericolo...”
E' proprio vero: al peggio non c'è mai limite.
Note dell'autrice:
Questa storia è ambientata nel mondo del gioco “The Last Story”.
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Pubblicherò presto il primo capitolo.